MARIA IN RELAZIONE

(4° capoverso aggiunto)

(Respice Stellam – ottobre 2012)

 

Dio Creatore parla, vuole comunicare, la sua Parola è vita, la sua Parola è una continua creazione.

Con l’ascolto veniamo ricreati, partecipiamo alla sua vita, si instaura un rapporto, da cui nasce la conoscenza e l’esperienza di Dio.

C’è una comunicazione tra Dio che parla e l’uomo che ascolta; essa si verifica quando in colui che ascolta nasce una reazione, una eco, una risonanza. E’ Dio che opera e ciò che Dio fa non può essere contenuto, deve entrare in circolo, in dialogo, per arrivare alla Comunione, che è la vita vera.

Il dialogo e la relazione sono i presupposti per essere persona e quindi anche figli di Dio: ognuno deve entrare in relazione, nella solitudine l’uomo non può realizzarsi.

Vogliamo presentarci a Dio come persone capaci di dialogo, capaci di creare relazioni con Lui, non soltanto nella parte di uditori ed esecutori.

Dio vuole sentire che la sua Parola in noi ha un riflesso, non ci vuole “chiusi”: non è un atteggiamento da persone e da figli.

Di fronte alla Parola di Dio l’atteggiamento giusto non è quello del raggio di sole che si riflette sullo specchio; è piuttosto quello del sasso che cade nell’acqua e produce cerchi di onda concentrici. La Parola accolta produce l’onda e il nostro spirito la accoglie e la trasmette. Così ci vuole Dio: persone che si animano all’ascolto della Parola come l’acqua alla caduta del sasso, e che rispondono a Colui che parla, manifestando poi in continuazione ciò che la Parola produce in loro.

 

Quindi dalla Parola all’ascolto, dalla risonanza al dialogo nella verità e nella carità, dalla comunione alla vita. Il dialogo porta all’unità della persona, cioè all’equilibrio tra interiorità e concretezza, e alla comunione tra le persone.

 

Guardiamo Maria dall’annuncio dell’Angelo, all’incontro con Elisabetta:

  • le viene annunciata la Parola: Maria ascolta e crede;
  • la Parola in lei ha tale risonanza che non può fare a meno di comunicare, e in fretta corre da Elisabetta;
  • dall’una e dall’altra nella carità reciproca parte il filo diretto della verità, che favorisce la Comunione e la Vita.