NATALE 2011

Ho trovato scritto: Il famoso bambino n°7 miliardi, venuto al mondo da poco, vivrà nella gioia e nel benessere o piuttosto nella fame e nella miseria?

La citazione mi interessa non tanto sotto l’aspetto sociale, ma piuttosto per quello che rappresenta in questo Natale:

quel bambino mi fa pensare a tutto ciò che è bene e che è posto nel cuore di ogni persona che nasce. Ognuno ha in sè una piccolissima possibilità di bene, un germe di bene che non sempre viene preso in considerazione.

La domanda da farsi allora è un’altra: quel bambino avrà la possibilità di sviluppare tutto il bene

che racchiude in sè?

Il bene è come un bambino; si confonde facilmente con tutta la realtà, viene insidiato dal male. Eppure è bene, è il bene che tutti aspettiamo.

E’ come credere in quel bambino che è nato nella stalla di Betlemme. Siamo certi che il piccolo seme di bene è piantato nella terra, ed è lì sotto terra, per crescere. Quel piccolo seme di bene non è famoso per il n° 7 /miliardesimo, è un seme di bene anonimo, ma che cambia il mondo e la storia.

 

Ecco: Gesù è venuto a farci rivivere questo bene, a dirci che Dio Padre continua a far circolare nel mondo il bene.

 

Crediamo che la vita non è solo questione di gioia e di benessere, o di fame e malattia;

 

è  il   b e n e   che fa problema

 

l’uomo sta bene non perchè è sfamato o gode di buona salute, ma sta bene quando è nel b e n e!

Lo sappiamo tutti che cos’è il bene: non occorre elencar ne i valori.

Il germe di bene che è in noi si chiama DIO.

 

Dio ha piantato la tenda fra le sue creature, perchè vuole il loro bene.